Logo design… facciamo chiarezza

30/06/2022
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Logo, logotipo, monogramma, pittogramma, brand.. che confusione! Cosa significano esattamente questi termini? In questo articolo andiamo a definire e a chiarire alcuni termini che spesso vengono utilizzati erroneamente, anche dalla gente del settore (colpevole anche io in passato... non mi vergogno ad ammetterlo!). Dopodiché andremo a esplorare il metodo e il processo che si svolge nel retroscena di una progettazione di logo.

Logo e logotipo

Logo è l’abbreviazione di logotipo, dal greco “logos” che significa “parola”. In origine con logo si intendeva infatti definire un segno prettamente tipografico, composto quindi solo da lettere. Nel tempo la definizione è mutata. Al giorno d’oggi parlando di logo si intende indicare la scritta, il simbolo o la combinazione tra essi che va a caratterizzare e identificare una marca o servizio. Con logotipo si intende di conseguenza specificatamente il segno tipografico, la parte pronunciabile di una marca.

Pittogramma

Il pittogramma è costituito dalla parte grafica, il segno, il disegno che spesso caratterizza una marca. La mela di Apple, il cavallo rampante di Ferrari, gli archi di Mac Donalds... simboli semplici ma distintivi. Attenzione però: non è obbligatorio utilizzare il pittogramma in un logo. Esistono infatti molti brand caratterizzati dal solo utilizzo della tipografia. Pensa ad esempio a Google o Netflix. Questi sono per definizione, come prima dicevamo, logotipi.

Monogramma

Il monogramma è dato dalla combinazione di due o più lettere. un esempio? Pensate a Louis Vuitton, dove la L e la V si fondono in un unico, riconoscibile simbolo. Un altro esempio? Pensa a VW, Volks Wagen, oppure a Warner Bros... sono tutti monogrammi.

Brand, marchio, marca

Il marchio o marca, per definizione, è l’insieme di segni, lettere, parole, suoni e forme che caratterizzano e distinguono un’impresa. Qui la faccenda si complica, entrando in gioco  la legge e il diritto. 

Quando si parla di brand, marca o marchio si intende quindi indicare tutto il mondo, l’esperienza e il messaggio che orbita attorno a un prodotto o servizio . Colori, forme, suoni, approccio, tonalità: ogni elemento è un tassello che andrà a comporre, nell’immaginario del tuo interlocutore, l’identità del tuo brand, della tua marca. Attenzione quindi ai loghi fai da te, al marketing improvvisato, alle pubblicità realizzate in Paint e alle scritte in Comic Sans: concentrati sulla direzione, sull’obiettivo. Non avere fretta di arrivare.

Un brand richiede tempo e conoscenze specifiche per nascere e crescere. Meglio fare un passo alla volta nella corretta direzione, che correre disperatamente senza una meta.

Dopo aver definito le basi, passiamo ora alla parte più divertente... come si affronta un progetto di logo design?

Logo design: creatività, ma con metodo

Tienilo ben presente: questo è il mio personalissimo approccio al logo design... un metodo che ho sviluppato e che continuo tutt’ora ad affinare e migliorare.

Quando mi si richiede un servizio come quello di progettazione di un logo molti aspettano qualche slide di presentazione con tre o più proposte di logo. No... non è questo che offro al mio cliente. Amo affrontare questo tipo di progetti attraverso un approccio “olistico”.

Non mi limito quindi allo studio del segno grafico o della tipografia da utilizzare, ma punto a dare tutti gli strumenti utili a definire uno stile di comunicazione coerente e professionale: strategia, colori, tone of voice... tutti elementi che concorrono a delineare un’identità sfaccettata e unica.

Per questo amo parlare di branding identity, non solo di logo design.

Ogni aspetto della comunicazione deve poggiare su solide fondamenta. Queste sono le fasi che caratterizzano il mio processo di creazione.

Discovery

La scoperta. In questa fase mi trasformo in una detective. Voglio conoscere tutte le informazioni utili allo sviluppo del progetto. Obiettivi, filosofia, storia dell’azienda o della marca in questione. I designer non sono telepatici, te lo assicuro. Non fidarti quindi del consulente che inizia a progettare senza nemmeno porre una singola domanda: o è un mago o rischierà di sbagliare, facendoti perdere tempo e risorse. 

Pianificazione

Design non significa arte! Seguo un processo chiaro e strutturato, che si evolve e cresce con la mia esperienza. Sono una progettista, il mio approccio guarda alla funzione oltre che all’estetica. In questa fase analizzo la concorrenza, il target group e i trend del settore. Scolpisco di conseguenza il concept, quell’idea cardine attorno alla quale ruota ogni singolo elemento e strumento di comunicazione.

Creazione

Diamo ora il via alla creatività! Si crede spesso il contrario, ma è dalla conoscenza e dall’analisi che spesso nascono le idee migliori… non dal talento o dall’ispirazione! Utilizzando le informazioni fino ad ora raccolte, inizio la fase di identificazione del brand: elementi grafici, colori e tipografia verranno stabiliti in questa fase. Pian piano si delineano le proposte di logo. Dopodiché mostro il progetto al cliente, presentandolo in modo impattante ed esteticamente impeccabile. La presentazione è un aspetto che curo nel dettaglio. Puoi aver progettato il miglior logo del mondo, se però dimentichi di presentarlo nella maniera corretta potresti inficiare tutto il lavoro svolto. Non aspettarti quindi un’unica tavola con tre proposte di logo. Avrai molto, ma molto di più!

Consegna

Dopo aver definito insieme al cliente quale strada seguire, si passa alla parte tecnica. Eh si, non basta la creatività: conoscenze tecniche approfondite sono vitali per consegnare un lavoro ben fatto e funzionale. Stampa o digital: non importa quale media è stato scelto. Un progetto sviluppato in modo tecnicamente corretto e accurato è funzionale a una corretta comunicazione e funziona su ogni supporto.

In conclusione: pensa al tuo logo come al tuo volto. Questo ha bisogno di amore, di cure per presentarsi al meglio al tuo interlocutore. Non sottovalutare l’importanza di una comunicazione ben strutturata, perché questa può portarti a risultati reali e tangibili. Affidati a un designer esperto e competente, un professionista che ti accompagni nel processo in modo trasparente e sincero, che ti faccia domande, che si interessi ai tuoi obiettivi e che comprenda realmente le finalità di una progettazione di questo genere.

Hai domande? Vorresti approfondire questo argomento? Scrivimi, sono felice di poterti dare il mio punto di vista.

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Silvia Ansaloni
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